Il ruolo dell'avvocato in caso di divorzio: cosa può fare per voi

Il ruolo dell’avvocato in caso di divorzio: cosa può fare per voi

Prendere la decisione di divorziare e quindi di porre fine al matrimonio per alcune coppie è una scelta inevitabile e necessaria, ma, trattandosi della prima volta in cui si ha a che fare con una situazione simile, ovviamente non si sa come muoversi. Pertanto è fondamentale rivolgersi a un avvocato divorzista o a un avvocato per separazione a Trento che deve essere necessariamente esperto in diritto di famiglia. Il diritto di famiglia è infatti quella branca del diritto che si occupa delle relazioni tra i membri di una famiglia. Prima di procedere con il divorzio (che consente lo scioglimento, o la cessazione, del matrimonio e dei suoi effetti civili) bisogna passare per la separazione (che è la cessazione temporanea degli effetti e degli obblighi del matrimonio). Dopo il periodo di separazione, per ottenere il divorzio è possibile seguire due strade: quella del divorzio consensuale (o divorzio congiunto) o quella del divorzio giudiziale.

Divorzio giudiziale e divorzio consensuale: differenze e tempistiche

Se i due coniugi prendono pacificamente e di comune accordo la decisione di divorziare, si può parlare di divorzio congiunto o “divorzio breve”. Si tratta di una modalità di divorzio introdotta abbastanza recentemente e messa a disposizione dallo stato per le coppie che non intendono farsi la guerra tra loro, consentendo così loro di porre fine al matrimonio rapidamente. I due coniugi, però, devono essere d’accordo sulle maggiori questioni economiche e sull’affidamento e il mantenimento dei figli, se presenti. Si tratta di una procedura “stragiudiziale”, che quindi non necessita della classica causa in tribunale e viene conclusa in tempi abbastanza brevi.

Se invece non c’è accordo tra i due coniugi, si deve necessariamente procedere con la causa in Tribunale e con il divorzio giudiziale. Questa tipologia di divorzio può essere con addebito o senza addebito nei confronti di uno dei due. Per esempio, se il matrimonio è terminato a causa di una relazione extra-coniugale di uno dei due coniugi, a questi verrà addebitato quasi sicuramente il divorzio.

Cosa fare in caso di divorzio: tutela dei beni e assegno di mantenimento

Sia che si tratti di divorzio consensuale, che di divorzio giudiziale, la presenza e la consulenza di un avvocato è fondamentale anche per altre questioni. Per prima cosa, infatti, bisogna valutare l’ammontare dell’assegno di mantenimento, che è una cifra forfettaria che va versata da uno dei due coniugi mensilmente. L’assegno di mantenimento generalmente viene previsto per i figli, ma ci sono casi in cui può essere dovuto anche all’ex coniuge. Il principio alla base è quello di consentire lo stesso tenore di vita (sia ai coniugi che ai figli) dopo la fine del matrimonio. La cifra da versare può essere stimata dall’avvocato sulla base della conoscenza della normativa vigente.

Per quanto riguarda la tutela dei propri beni, c’è differenza tra beni in comune a entrambi (che al momento del divorzio vanno suddivisi in maniera equa tra i due coniugi) e separazione dei beni (ognuno resta proprietario dei propri beni).

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